MAGDA PEDRINI, Piemonte

LA STORIA

La Tenuta Magda Pedrini comprende quella che un tempo era conosciuta come la località Ca’ da Meo: un insieme di vigneti, campi e cascinali che in origine facevano parte dei grandi latifondi riservati alle nobili famiglie genovesi, come i Lomellini, gli Spinola, i Doria e i Pinelli.
Fra queste tenute vi è quella della Piacentina, che ha probabilmente origini più remote rispetto a quello che lascia intravedere l’edificio che ancora oggi la rappresenta. Di questa antica tenuta facevano parte numerose masserie, fra queste la Ca’ da Meo, annoverata a pieno titolo negli antichi confini del Comune di Gavi.
L’edificio rurale della Ca’ da Meo ha, presumibilmente, ospitato all’origine qualcuno dei prolifici membri della famiglia dei Piasentini, per cui si può dire coevo a quello della Piacentina stessa, la “casa madre” di questo gruppo di masserie.
L’origine del toponimo Ca’ da Meo è invece piuttosto difficile da decifrare. Un piccolo mistero che forse non ha bisogno di essere svelato!
I VIGNETI
La Tenuta Magda Pedrini si estende per dodici ettari, tutti coltivati a vitigno Cortese. Il sistema di produzione è in fase di conversione biologica dall’agosto 2017.
La Tenuta Ca’ da Meo, quando Magda Pedrini se ne innamorò nel 2006, versava in uno stato di abbandono ed incuria. Con amore ed impegno costante la proprietà ha ridato dignità e valore ai suoi vigneti votati all’uva Cortese. Il primo e fondamentale intervento si è concentrato sul recupero del terreno, frantumando e lavorando lo strato di roccia, per recuperare le vigne storiche ed impiantare nuovi vigneti su questo particolare terreno che regala al vino Gavi fragranti note floreali, fruttate e minerali.

LA CANTINA

Con il sistema ecosostenibile avviato nella nuova cantina e nei propri vigneti, la Tenuta Magda Pedrini dispone oggi di strumenti organizzativi e tecnologici necessari per supervisionare e ottimizzare la produzione:
• la gestione dei prodotti utilizzati nelle fasi di coltivazione
• il processo di vinificazione e imbottigliamento
• l’impiego delle risorse idriche e l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili
• la cura nella fase di vendemmia (la raccolta viene fatta a mano e con cassette in legno da 20 kg) e la manutenzione del vigneto.
• Sperimentazione continua per vinificazione con utilizzo minimo di solfiti. L’azienda produce infatti vini con un tenore di solfiti aggiunti ridotto alla minima quantità necessaria a garantire una buona conservazione, anche grazie alla attenta preservazione dalle ossidazioni nelle fasi di vinificazione e imbottigliamento.
https://www.magdapedrini.it/it/

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