Siamo partiti dai vitigni tipici del territorio: Trebbiano, Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia e Grechetto. E abbiamo affiancato loro vigneti di Merlot, Montepulciano, Shyra, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Il connubio ideale fra la tradizione e quel tocco che la ravviva, la rigenera, la porta a un nuovo livello di qualità e di piacevolezza gustativa. Abbiamo mantenuto cosa rende i vini di questo territorio apprezzati e amati da millenni, e abbiamo cercato di portarli a un passo successivo. È il concetto di “evoluzione della specie” che abbiamo voluto esprimere anche nelle etichette delle varie bottiglie di Cesanese, con una scimmia che passa attraverso vari stadi di evoluzione, dal primitivo al “non vedo non guardo non sento” fino ad entrare a far parte ironicamente di un affresco di Michelangelo.
Tutti i nostri vini nascono da uve prodotte nei nostri vigneti da quella terra su cui hanno camminato e lavorato nostro padre e nostro nonno o da aziende agricole e vignaioli dei dintorni, con cui abbiamo creato delle collaborazioni di lungo periodo e che rispettano gli stessi nostri standard di coltivazione e cura del vigneto. Sulle bottiglie mettiamo il nostro nome di famiglia, e vogliamo che tutto venga svolto a nostra immagine e somiglianza. Per questo ogni giorno siamo nelle nostre vigne e nella nostra cantina. Un impegno personale che abbiamo sottoscritto il giorno in cui siamo nati in questa famiglia. Così portiamo avanti la tradizione di famiglia e del territorio: coltivandola ogni giorno.
LA FILOSOFIA
La cura nel vigneto continua in cantina, secondo le linee guida stabilite da Franco Bernabei, che coordina il lavoro degli agronomi e degli enologi, e che ogni settimana passa da noi a supervisionare l’andamento dei lavori. Ogni volta è un momento rituale, vedere come il vino prende la sua personalità, i suoi mutamenti a distanza di pochi giorni ne fanno capire lo svilupo e le potenzialità. Così nascono vini che raccolgono premi e riconoscimenti dalle guide specializzate italiane e internazionali.
La cura nel vigneto continua in cantina, secondo le linee guida stabilite da Franco Bernabei, che coordina il lavoro degli agronomi e degli enologi, e che ogni settimana passa da noi a supervisionare l’andamento dei lavori. Ogni volta è un momento rituale, vedere il vino che acquisisce la sua personalità, e percepire i suoi mutamenti a distanza di pochi giorni che ne fanno presagire lo sviluppo e le potenzialità. Così nascono vini che raccolgono premi e riconoscimenti dalle guide specializzate italiane e internazionali.