Cortona ed il suo Syrah

Cortona e la Val di Chiana appartengono a una Toscana interna e preappenninica: il vitigno che più rappresenta queste terre è oggi il Syrah. La Val di Chiana è stata per molto tempo il regno del trebbiano e di altre uve a bacca bianca coltivate per la produzione del Bianco della Val di Chiana, una denominazione ormai quasi del tutto abbandonata. Le poche vigne di trebbiano rimaste sono destinate a una piccola produzione di Vin Santo, per lo più a carattere familiare. Non siamo lontani da Montalcino e Montepulciano, eppure in Val di Chiana si respira un’aria diversa, più rarefatta e altera rispetto all’atmosfera dei due famosi borghi del Sangiovese.
Avvolta tra storia e leggenda, Cortona rivendica la sua unicità, che si rispecchia anche nei suoi vini. Il suo territorio è una piccola Valle del Rodano in terra di Toscana, dove domina incontrastato il Syrah: circa l’80 per cento della produzione Doc fa proprio riferimento a questo vitigno. In realtà il Syrah è un vitigno di origine francese, in quanto da uno studio genomico del suo Dna, si riconduce la sua nascita proprio nella valle del fiume Rodano.
Per quanto riguarda l’arrivo del vitigno in Toscana, si narra che uno dei primi ad introdurlo sia stato il Conte di Montecarlo di Lucca nei primi del Novecento, di ritorno da un viaggio in Francia. Le prime testimonianze sull’utilizzo dello Syrah nella zona di Cortona risale agli anni Sessanta del secolo scorso, quando alcune aziende private, trovandone traccia nei propri vigneti, decisero di coltivarlo  prima ancora di sviluppare delle indagini intorno alla sua origine genomica.
Con l’ausilio del professor Attilio Scienza e dell’Università di Milano, ad inizio degli anni Settanta del secolo scorso vennero eseguite accurate ricerche sulle caratteristiche del terreno e sulle caratteristiche del clima nel cortonese. Fu quindi impiantato un vigneto definito “sperimentale”, dove furono sistemate diverse varietà e cloni di Syrah, per identificare quale tra questi si adattasse in maniera migliore al microclima cortonese. Durante questo studio venne evidenziata anche la similarità del clima cortonese con quello della costa del Rodano, zona vitivinicola oggi riconosciuta a livello mondiale quale patria del Syrah. Il clima continentale, caratterizzato da inverni freddi, estati calde e ventilate, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte, è abbastanza simile a quello della Valle del Rodano e ideale per l’uva syrah. I terreni della Val di Chiana, di matrice prevalentemente argillosa, con presenza di limo, sabbie e scisti, si sono rivelati perfetti per una varietà che non ama i suoli ricchi di calcare.
Tipicamente il vino prodotto da uve syrah di questa zona si presenta rosso rubino scuro, con riflessi violacei, al naso esprime intense note fruttate, floreali e speziate, fra cui sentori di tartufo bianco e di liquirizia. Al palato è potente, ricco, opulento e persistente, si abbina perfettamente a ricche preparazioni al forno: è ideale con su petto d’anatra grigliato, petto di piccione e foie gras.

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