Il vitigno principe in Piemonte è il Nebbiolo, che qui trova una delle più alte interpretazioni attraverso DOCG quali il Barolo, il Barbaresco ed il Roero.
La base ampelografica è essenzialmente autoctona o comunque tradizionale: tra i primi 20 vitigni coltivati, solo 5 sono varietà internazionali.
I vitigni a bacca nera del Piemonte sono:
Barbera, la cui tipicità qui è l’acidità;
Dolcetto;
Freisa;
Nebbiolo, il vitigno più importante e fondamentale per la cultura enologica piemontese. I principali biotipi presenti sono Lampia, Michet e Rosè;
Brachetto;
Grignolino.
I vitigni a bacca bianca del Piemonte sono:
Moscato Bianco;
Cortese;
Favorita;
Erbaluce;
Arneis;
Timorasso.
Il territorio piemontese è particolarmente vocato alla produzione di vini di alta qualità, nel cui ambito si identificano sei macro-aree principali: l’area pedemontana tra Saluzzo e Torino; il Monferrato Astigiano; l’alto Monferrato; il Roero; le Langhe; l’Alto Piemonte.
Le DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) piemontesi sono molte, a testimonianza delle peculiarità del singolo territorio.
Nel Piemonte del Nord si annoverano le DOCG:
Gattinara, prodotto con almeno il 90% di uve Spanna (nome locale del Nebbiolo);
Ghemme, prodotto con almeno l’85% di uve Spanna.
Nel Monferrato si ricordano le DOCG:
Barbera del Monferrato, solo Superiore. E’ composto da uve Barbera per almeno l’85%, da Freisa e/o Grignolino e/o Dolcetto;
Gavi o Cortese di Gavi, bianco prodotto da uve Cortese.
Nell’Astigiano sono state individuate tre DOCG:
Asti, diviso in due tipologie diverse: il Moscato d’Asti e l’Asti Spumante, lo spumante aromatico più diffuso al mondo;
Brachetto d’Aqui, da uve Brachetto, presente anche nella varietà spumante;
Barbera d’Asti, prodotto a partire da una percentuale minima di Barbera al 90%.
Nelle zone del Roero e delle Langhe le principali DOCG sono:
Barbaresco, prodotto su terreni tortoniani e ottenuto da uve Nebbiolo dei biotipi Michet, Lampia e Rosé;
Barolo, prodotto su terreni sia tortoniani che elveziani dagli stessi biotipi del Barbaresco. Degno di menzione è il Barolo Chinato, aromatizzato con corteccia di china;
Roero, sia in versione rossa con almeno il 95% di Nebbiolo, sia bianca da Arneis al 95%;
Dolcetto di Dogliani, ottenuto da Dolcetto in purezza.