Trentodoc: Metodo Classico made in Trentino!!!

Lo spumante metodo classico a denominazione Trento designa il vino spumante prodotto con il metodo della rifermentazione in bottiglia e ottenuto da uve coltivate nei comuni indicati nel relativo disciplinare di produzione (art. 3) e situati in provincia di Trento ad altitudini comprese fra 200 e 800 metri. La D.O.C. Trento è la prima denominazione italiana riservata esclusivamente al metodo classico, riconosciuta con decreto ministeriale del 9 luglio 1993 (G.U. 21.07.1993, n.169) – e successive modifiche – e la seconda al mondo dopo lo Champagne. Lo spumante TRENTO D.O.C. è realizzato con il metodo classico o della rifermentazione in bottiglia (detto in passato champenoise), lo stesso utilizzato per la produzione dello Champagne. Il disciplinare della D.O.C. prevede l’uso di uve Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Meunier; attualmente la maggior parte della produzione è rappresentata da uve Chardonnay al 100%; lo spumante TRENTO D.O.C. è diffuso nella tipologia bianco o rosato. Per disciplinare (art. 5) i vini spumanti iscritti a tale denominazione devono permanere per almeno 15 mesi sui lieviti di fermentazione. La tipologia riserva si distingue per una permanenza minima sui lieviti di almeno 36 mesi (art. 7 del disciplinare).
“Arminio Valentini, che fu anche sindaco di Calliano, località della Vallagarina, si può dire sia stato il primo spumantista del Trentino. Già nel 1899, come documentato da una pubblicità sulla stampa di allora”, esattamente “la Strenna dell’Alto Adige”, si produceva a Calliano uno Champagne A. Valentini, che, tra l’altro, veniva distribuito da un altro nome famoso, Cesare Battisti. La famiglia Valentini era allora grande proprietaria terriera, fornitrice di vino alla Casa imperiale d’Austria, tanto da essere insignita nel 1760 del titolo nobiliare di Weinfeld. Contrariamente a quanto sostiene l’agiografia corrente, anche se fondamentale nella storia e nello sviluppo della spumantistica metodo classico in provincia di Trento, Giulio Ferrari (nato nel 1879, ovvero 31 anni dopo Valentini) non fu il primo “champagnista” trentino, ma venne preceduto di qualche anno da Arminio de Valentini di Weinfeld. Giulio Ferrari arrivò dopo, nel 1902, ma rispetto a Valentini seppe andare più lontano e sviluppare, anche grazie alla sua formazione specifica e alle sue indubbie capacità, l’idea vincente di produrre anche in terra trentina un vino “spumeggiante” quale quello prodotto in Francia.”
Fra le montagne del Trentino – dove le escursioni termiche tra giorno e notte, estate ed inverno, in sinergia con l’altitudine e il contesto climatico tipico di un ambiente montano, generano le condizioni ideali per conferire particolare fragranza e complessità aromatica alle uve bianche – Giulio Ferrari riconosce la possibilità di dar vita al proprio sogno: ricreare la magia delle bollicine francesi, quelle dello Champagne. Così, rientrato in Trentino, inizia a coltivare sulle colline intorno al lago di Caldonazzo le barbatelle di Chardonnay importate dalla Francia. Da qui ottiene le prime bottiglie che lo porteranno nel 1902 a fondare una delle più celebri case spumantische italiane, la Ferrari Spumanti, ancor oggi con sede a Trento e attualmente di proprietà della famiglia Lunelli.
Nell’estate del 2007 per iniziativa delle istituzioni trentine aventi competenza in materia nasce il marchio collettivo TRENTODOC, introdotto per conferire identità ed immagine unitaria alla produzione di bollicine ottenuta da uve coltivate sulle pendici di media altitudine delle montagne trentine. Il marchio è una parola di fantasia che evoca, ma non riproduce, la denominazione di origine e si segnala dal punto di vista grafico per la raffigurazione delle “o” con due volute contrapposte ad evocare l’operazione del remouage, pratica distintiva della produzione metodo classico. Nella scrittura corrente la grafia corretta del marchio è TRENTODOC o Trentodoc (non è ammessa la fusione della denominazione di origine, es.: TrentoDoc). Possono utilizzare il marchio, regolato da apposito disciplinare d’uso, tutti gli spumanti che hanno ottenuto l’idoneità all’apposizione in etichetta della D.O.C Trento e i cui produttori ne facciano liberamente richiesta. Il marchio TRENTODOC conta oggi una quarantina di aziende, produttrici delle bollicine di montagna a denominazione di origine TRENTO.

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